Temporary Manager – perché è importante

Il ruolo del temporary manager sta acquisendo sempre maggiore importanza a livello globale. Alla base del successo di questa modalità di crescita aziendale, ci sono fattori strategici che costituiscono vantaggi indiscutibili: la velocità d’intervento, la flessibilità, e in ultimo l’estrema convenienza dovuta a un ROI (Return Of Investment) complessivo positivo.

Solitamente, quando si pensa a un manager temporaneo, si parte dalla necessità di colmare delle lacune interne urgenti, in pratica si fa ricorso a personale altamente qualificato per coprire una perdita improvvisa di una figura particolarmente importante.

In questo articolo cerchiamo di andare al cuore dell’argomento per fornire una chiave di lettura più profonda e, crediamo, utile, a chi sta pensando a una soluzione per la propria necessità aziendale.

Il temporary manager è utile per molte circostanze che riguardano l’evoluzione d’impresa, il suo compito, in questo periodo storico, è quanto mai centrale.

Indice – Tavola dei contenuti:

·     A cosa servono i Temporary Manager?

  • Il temporary manager è veloce nel prendere in carico un compito
  • Il livello di esperienza di un manager temporaneo
  • I risultati sono il suo unico obiettivo
  • Konw-how fresco e duraturo
  • Approccio obiettivo e strategico

·     Il Temporary Manager non va confuso con il consulente aziendale

·     Conclusioni finali

 

A cosa servono i Temporary Manager?

Sembra una domanda banale a cui va data una risposta diretta e per punti. Affidare la gestione temporanea a un manager senior, proveniente dall’esterno, può riguardare quattro aree tipiche:

  • Tappare un buco a causa dell’uscita di un manager particolarmente importante nel suo ruolo;
  • Prendere in carico un progetto che richiede velocità di cambiamento e trasformazione;
  • Fornire a un team maggiori competenze e consapevolezza;
  • Introdurre in azienda abilità specialistiche per sviluppare un nuovo business fondamentale per l’azienda.

Non si è accennato al periodo florido o di crisi che sta affrontando l’azienda che richiede il servizio, poiché rappresenta esso stesso la motivazione a una di questi quattro casi.

Vediamo in sintesi i vantaggi che derivano dallo scegliere di affidarsi a una gestione temporanea esterna.

Il temporary manager è veloce nel prendere in carico un compito

È operativo in pochi giorni. Se paragoniamo questo elemento con le necessarie indagini per assumere un ruolo analogo attraverso la ricerca e selezione del personale, dovendo espletare tutte le formalità, si può comprendere con facilità come questo strumento sia enormemente più rispondente alle necessità dell’impresa globale moderna.

I manager esterni incaricati sono molto utili in situazioni difficili, che esulano dalla classica routine. Il loro obiettivo è quello di arrivare a produrre i risultati nel più breve tempo possibile, la loro entrata in campo deve essere veloce.

Il livello di esperienza di un manager temporaneo

Solitamente è più qualificato dell’incarico che va a svolgere. Ciò si riflette sul livello di autonomia e sulla necessità di avere a disposizione informazioni basiche. Si deve tenere conto che un manager temporaneo ha una propria curva di apprendimento che lo rende in grado di guidare e motivare il team, con una capacità superiore.

Dispone di una mentalità imprenditoriale e ha già misurato le sue abilità in altri incarichi. Per questo motivo la sua probabilità di raggiungere l’obiettivo è enormemente più elevata rispetto a qualsiasi altra soluzione interna all’azienda.

I risultati sono il suo unico obiettivo

La prestazione è ciò che conta per cui non ci sono altri parametri come quelli che si hanno per i manager interni. La sua capacità di analisi in maniera imparziale è assicurata dalla natura del rapporto che si instaura con l’azienda. Non c’è la mira di rimanere nell’impresa e non deve preoccuparsi di mantenere un punto di vista compiacente.

Ciò non toglie che il suo operato sia guidato da una giusta empatia che si stabilisce nei confronti della sua seniority, della particolare sensibilità culturale e del suo track record professionale.

Questo atteggiamento fa parte della risoluzione del problema al quale è chiamato a rispondere. Il cambio di atteggiamento, anche interno, incrementa la velocità di trasformazione e favorisce una nuova mentalità.

Know-how fresco e duraturo

Il temporary manager opera da subito con un passo spedito poiché ha bisogno di efficacia, per cui ogni suo provvedimento sarà allineato con il risultato finale. Il team riceve questo modo di operare insieme alle abilità necessarie all’implementazione.

Sebbene operi nel breve periodo questo atteggiamento si riflette nel lungo periodo.

Approccio obiettivo e strategico

Molto spesso le aziende si dotano di numerose regole interne, sorte in un periodo dove il business andava razionalizzato. Questo modus operandi comporta un gran numero di ore lavoro spese a far quadrare le procedure, senza che ci si preoccupi realmente di misurarne la loro efficacia in termini di fatturato.

Le politiche aziendali, i protocolli interni e i personalismi sono i primi a essere cambiati in una situazione di gestione temporanea. Ciò accade semplicemente perché il manager esterno incaricato non solo non li conosce ma non ha la necessità di seguirli.

Un obiettivo dipende da una sua precisa strategia e una visione tattica, utilitaristica.

Il Temporary Manager non va confuso con il consulente aziendale

A chi non ha dimestichezza con il temporary management può capitare di confonderlo con l’attività del consulente direzionale. Non si tratta di fornire pareri sulla base di una specializzazione relativa ad alcune materie, bensì ci si sostituisce a un ruolo aziendale importante oppure allo stesso vertice aziendale, per attuare un piano specifico che coincide con un cambiamento strategico rilevante.

Il temporary manager interviene operando direttamente in una serie di circostanze a largo spettro. Si può trattare di attuare un processo di internazionalizzazione, di avviare o dismettere un’attività produttiva, di gestire una rapida crescita, ottimizzando le risorse, il tutto in un tempo limitato e individuato.

La delega a operare divide i due ambiti di intervento. Il manager a tempo agisce motivato da deleghe precise fornite per fare, ma anche per prendersi le responsabilità del suo operato.

A questo punto è necessario inquadrare il momento economico storico nel quale ci troviamo. Le aziende moderne hanno bisogno di raggiungere risultati in breve tempo. Il nuovo processo di digitalizzazione del mercato ha comportato un’accelerazione che non si era mai manifestata prima di questo periodo.
Rimanere al passo con i tempi è vitale per cui i margini di errore sono diventati molto stretti. Qualsiasi ambito aziendale ha subito una profonda trasformazione, che ha impattato sia sul versante della struttura dei costi che su quella dei ricavi.

Se il tempo che ha a disposizione un’azienda per reagire a un cambiamento nel mercato, che può rappresentare sia un pericolo che un’opportunità, è minore rispetto al passato, il ruolo del professionista che corre in soccorso, a sua volta, dovrà tenere conto del fattore urgenza.

Il consulente aziendale fornisce consigli che poi devono essere assimilati e tradotti in processi interni. Il manager esterno invece attua un piano innestandolo in un’azienda senza basarsi sui processi interni ma modificandoli per adeguarli all’obiettivo.

Conclusioni finali

Il ruolo che ha assunto il temporary manager è divenuto essenziale per molte aziende che devono poter cambiare la loro struttura strategica in risposta al cambiamento. Le nuove conoscenze hanno bisogno di essere implementate e condivise in un tempo ristretto, ci si chiede quale altro strumento possa avere a disposizione un’azienda moderna.

Rispetto a qualche hanno fa, la motivazione nell’affidarsi a un servizio di temporary management è cambiata. Dall’emergenza di gestire una defezione aziendale importante, si è passati a una visione più strategica.

Per ora siamo ancorati, almeno in Italia, a un’esigenza in risposta a un periodo di crisi, attuale o previsionale. La potenzialità dello strumento si presta a essere utilizzato anche e soprattutto per promuovere l’entrata in nuovi mercati, oppure per affrontare un cambio di passo deciso.

Da un utilizzo del temporary manager tattico e di breve periodo, si è passati a un approccio più strategico e incisivo di lungo periodo, a beneficio del conto economico.

Angelo Vergani