Quando l’innovazione culturale produce innovazione tecnologica

Da cosa nasce l’innovazione tecnologica? È sufficiente investire in Ricerca & Sviluppo, oppure è meglio aprirsi al nuovo acquisendo ad esempio una start up? Nessuna delle due strade produce il reale cambiamento, le aziende, specie quelle più complesse, sono perfette per standardizzare. Per produrre innovazione, invece, ci vogliono due cose: la consapevolezza che innovare fa parte della vita quotidiana d’impresa e rimotivare la cultura aziendale.

“Il fattore umano come motore di sviluppo”, questo è il titolo del Forum d’Autunno 2019 promosso da Contract Manager. Il caso Geico Taikisha è stato l’argomento al centro del meeting, alla presenza di una platea qualificata di Presidenti, Amministratori Delegati, Direttori Generali e HR Manager.

Ali Reza Arabnia, Chairman, Presidente e CEO del Gruppo Geico Taikisha. ci ha raccontato la sua esperienza manageriale e imprenditoriale nella quale ha messo al centro “la persona”. La convinzione che l’ha guidato è stata la cultura del prossimo e del benessere dei collaboratori, solo così è riuscito a far liberare le energie positive che sono alla base del processo creativo.

Questo articolo non intende celebrare un grande innovatore, come pure meriterebbe, ma prende spunto dal suo orgoglioso racconto, per approfondire alcuni temi che oggi attanagliano l’impresa italiana.

Indice dei contenuti

  • L’accoglienza e l’umiltà
  • L’innovazione secondo Ali Reza Arabnia
  • Deburocratizzare l’azienda
  • Conclusioni

L’accoglienza e l’umiltà

Si dice che la prima impressione sia quella che conta di più e in effetti, con il senno di poi, è stato proprio così. Quando si partecipa a un Forum, ci si aspetta di essere accolti in una sala per conferenze per assistere a un discorso focalizzato sul tema dell’evento.
Ali Reza Arabnia (d’ora in poi Arabnia), ha scelto invece di mescolarsi tra noi per raccontarci la sua visione del processo d’innovazione così come l’ha vissuta per tutta la sua vita imprenditoriale. L’atteggiamento informale appartiene ad Arabnia, si capisce dalla vicinanza, non solo fisica ma anche dal portamento da padrone di casa che cerca di mettere a proprio agio gli ospiti.

L’innovazione secondo Ali Reza Arabnia

Il tour del Giardino dei Pensieri di Laura ha del clamoroso per diversi motivi. È stato concepito in un’epoca storica che anticipa di molto quella che è l’attuale tendenza delle grandi aziende, in secondo luogo, porta alla ribalta il ruolo dell’innovazione culturale come motore dell’innovazione tecnologica.
Arabnia spiega che il suo ruolo è innanzitutto quello di motivare la crescita di chiunque lavori o collabori con l’azienda, il senso di appartenenza e l’orgoglio di fare parte di un’azienda all’avanguardia, porta i collaboratori a ragionare come se tutti fossero proprietari.
Non solo i dipendenti fanno parte di questo grande progetto, ma l’intera comunità. I Teasing Fridays sono degli appuntamenti studiati per permettere a personaggi stimati nella collettività di condividere pensieri ed esperienze nell’anfiteatro. Le mostre fotografiche sono attivamente organizzate all’interno del giardino, la biblioteca è fornitissima e in continua evoluzione.
Tutto ciò fa parte della formazione culturale ed è un prerequisito per favorire il pensiero creativo. Lo spirito collaborativo viene convogliato nell’organizzazione tramite molteplici gruppi di lavoro, la struttura ha uno schema inclusivo dove tutti propongono soluzioni a quesiti, oppure innovazioni tecnologiche che vengono valutate e messe in pratica, se accettate, così com’è nella stragrande maggioranza dei casi.
A fornire il combustibile per alimentare questa imponente macchina dell’innovazione vi sono grandi obiettivi, ad esempio quello dell’Energy Independence Day, inizialmente fissato per il 16 giugno 2020, giorno in cui Arabnia vorrà andare in pensione.
L’azienda ha già raggiunto con 3 anni di anticipo questo obiettivo, ovvero la realizzazione di un impianto di verniciatura auto completamente autosufficiente dal punto di vista energetico.
Per completare il quadro, basti pensare che è presente uno psicologo, disponibile in qualsiasi momento insieme ad un counselor filosofico.
Attraversato il Giardino dei Pensieri di Laura ad attenderci c’è una vasta area vetrata dalla quale si entra nel centro R&D Pardis Innovation Centre, fiore all’occhiello del gruppo e polo d’eccellenza del settore.

Deburocratizzare l’azienda

Pur essendo in una delle aziende italiane che sta riscuotendo grande successo in tutto il mondo, si ha l’impressione di entrare in un luogo abitato da una comunità unita, una grande famiglia dove ci si prende cura l’uno dell’altro.
Un altro elemento che ha caratterizzato questo meeting è la sorpresa. All’entrata c’è un plastico che riproduce l’azienda, Arabnia ha iniziato dalla sua descrizione per immergere la platea nel racconto che ci accompagnerà per tre ore.
Il cuore pulsante dell’azienda è “Il Giardino dei Pensieri di Laura”, un grande spazio ricreativo di 2.000 mq che racchiude tutta l’essenza della visione della Geico in fatto di cultura dell’innovazione. Inaugurato nel 2013 e dedicato alla moglie, vuole essere un posto speciale per “ricaricare le batterie”. Il benessere dei collaboratori, nel racconto a tappe di Arabnia, è l’elemento portante. Le persone fanno parte della visione dell’imprenditore che è consapevole dell’equazione secondo cui c’è una stretta connessione tra benessere della persona e creatività.
La meditazione, la palestra, la biblioteca, lo svago che offrono il biliardo o il ping pong, il teatro, il ristorante, sono tutti elementi rigenerativi dell’individuo. Piante rigogliose, pesciolini e postazioni di lavoro con sedute e tavoli in cartone, una mostra fotografica in continua mutazione, un eden che non si immagina se non lo si vede personalmente.
Arabnia spiega che le persone che lavorano in Geico Taikisha sono in giro per il mondo per molto tempo, quando tornano devono trovare il confort che meritano e avvertire l’affetto che prova per loro. Uno spazio progettato personalmente che riproduce un piccolo paesino italiano, con la fontana, il giardino, il ristorantino, tutto ciò si può utilizzare liberamente, in più, viene spesso e volentieri messo a disposizione della comunità locale.
Inizia da qui la narrazione della sorprendente giornata vissuta alla Geico Taikisha, al cospetto del suo Chairman, Presidente e CEO Ali Reza Arabnia.
Il 15 luglio del 2005 Arabnia e sua moglie acquisiscono il 100% della Geico, rilevando le quote della Comau (azienda del gruppo Fiat), in un momento molto critico, caratterizzato da continue perdite d’esercizio e con un indebitamento pari quasi al fatturato.
Per prevenire ulteriori danni di calo della fiducia presso fornitori e banche, viene lanciato il primo Innovation Day in cui si annuncia la nuova strategia aziendale. Proprio in quell’occasione è stato fissato l’obiettivo dell’Energy Independence Day.

È necessario rivedere profondamente il funzionamento dell’organizzazione, è l’inizio della rivoluzione culturale.

Il concetto della deburocratizzazione è stato sottolineato più volte da Arabnia, egli afferma:

“Un documento veniva sottoposto a 12 firme prima di diventare esecutivo, oggi sono due, il principio è che ogni passaggio deve portare un valore aggiunto, altrimenti è una perdita di tempo”.

Nel 2005 Arabnia si rende conto che devono cambiare molte regole interne, concetti come l’individualismo devono lasciare il posto al lavoro di squadra, l’azienda deve voltare pagina e per far ciò bisogna partire dai valori.
Il cambio di rotta è stato doloroso per tutti, racconta Arabnia, chi era da poco in azienda è andato via, quelli rimasti hanno iniziato a sperimentare su stessi come il lavoro “altruista” sia più efficiente e gratificante.
La seconda metà del 2008 rappresenta il periodo imprenditoriale più duro per Arabnia che deve fare scelte difficili, investire in tecnologie e scommettere sulla ripartenza degli ordini oppure razionalizzare il più possibile per durare più a lungo?
Decide di investire e lo comunica ai collaboratori sapendo di risultare impopolare. È il periodo in cui si investe di più in innovazione e formazione, nasce il primo centro di R&D Pardis Innovation Centre.
Nell’ottobre del 2009 organizza un altro Innovation Day riuscendo a convincere tutti della bontà delle scelte fatte. Il tempo gli da ragione e nel 2010 gli ordini tornano e con essi la serenità.
Il 2011 è l’anno dell’alleanza con Taikisha, colosso nipponico nella verniciatura di scocche di automobili. L’accordo è vantaggioso per entrambi poiché si completano le competenze e le risorse.
Il 50° anniversario dell’azienda ricorre nel 2013 e Geico Taikisha è leader mondiale nel settore delle verniciature delle scocche.

Conclusioni

Ali Reza Arabnia è uno splendido esempio di innovatore culturale, basato su convinzioni personali legate al miglioramento del rapporto con i propri collaboratori, fondato sul rispetto, l’accoglienza e la correttezza.
La rivoluzione culturale ha avuto come risultato il benessere diffuso e ha potuto liberare quelle energie necessarie alla rivoluzione tecnologica continua.
Si è vista passione e determinazione, sincerità e trasparenza, doti che appartengono alla persona per formazione ed educazione culturale. Quale futuro aziendale ci può essere quando dovrà avvenire il passaggio di consegne?
Questo elemento è stato colto da tutti i partecipanti al Forum, tanto che Mario Gasbarrino, ex Presidente e A.D. di Unes/U2 e nuovo Chief Strategy Officier presso Everton ne ha fatto una domanda.
Nel caso specifico il passaggio di consegne è stato pianificato da anni e porterà a mantenere immutato lo stesso atteggiamento culturale, sarà il figlio a portare avanti la stessa linea attuata dal padre.
Il messaggio di Arabnia è semplice:

Se in azienda ci sono persone responsabili, educate e cordiali, con tutta probabilità saranno generate continuamente nuove opportunità di business.

di Dario Notarbartolo