In questa pillola manageriale proveremo a sintetizzare un’altra idea derivante dal Forum Autunno 2022 di Contract Manager – Incontriamo l’eccellenza del Management in Italia, sul tema “Un autentico spirito di impresa: il caso Dallara”.
Il quarto spunto tratto dalla relazione di Andrea Pontremoli, CEO e General Manager di Dallara S.p.A., riguarda la social responsibility dell’impresa.
Un’Impresa nasce da un’idea per realizzare un prodotto o un servizio che possano essere “utili” al mercato, alle persone, alla comunità. Il successo di quest’impresa sarà tanto più grande quanto più “utile” il prodotto o il servizio verrà considerato dal mercato.
Fare Utili dovrebbe essere solo una conseguenza dell’Essere Utili.
Il modello messo in essere nella Motor Valley da Dallara S.p.A. è un esempio perfettamente calzante di come il focus principale sia puntato sull’Essere Utili. Questo si declina all’interno dell’azienda con politiche di sviluppo e di valorizzazione delle risorse umane, con logiche di utilizzo delle risorse umane e finanziarie mirate alla creazione di valore in senso lato.
Il circolo virtuoso che si è messo in moto nella val di Taro non si ferma però a Dallara S.p.A. ma ha coinvolto tutto l’indotto, le scuole, le Amministrazioni Comunali, i piccoli e medi artigiani, creando un Sistema che oggi è diventato un punto di riferimento per chi si interroga su come riuscire a prosperare in modo sostenibile nel futuro.
La Corporate Social Responsibility è diventata la parola d’ordine dei grandi Gruppi Multinazionali con l’obiettivo rinfrescare la propria immagine e recuperare credibilità agli occhi dell’opinione pubblica.
I grandi proclami relativi alle politiche di rispetto dei diritti umani, di riduzione dello sfruttamento delle risorse naturali, di attenzione all’impatto ambientale dei propri prodotti rischiano di rimanere sospesi nel limbo di un mercato finanziario che continua invece a ragionare sui risultati economici e finanziari di breve periodo e continua ad essere travolto dagli avvenimenti quotidiani: in questi due anni abbiamo avuto la pandemia, una Guerra e la crisi energetica e delle materie prime.
Cosa sono le B Corp?
Una risposta diversa, più di medio – lungo periodo, potrebbe essere rappresentata dal movimento delle cosiddette “B Corporation” che sta via via prendendo piede nel panorama industriale occidentale (Stati Uniti, Canada e Europa) come una risposta alla domanda sulla compatibilità tra “Profitto” e “Sostenibilità”.
Questo rappresenta la “terza via” che si pone tra le “profit Companies” e le “non profit Companies”, fornendo una modalità operativa che punta al raggiungimento del profitto attraverso strategie di mercato, politiche organizzative e comportamenti aziendali improntati alla sostenibilità, sulla valorizzazione delle risorse, sull’integrazione sociale e sulla condivisione del valore aggiunto creato.
Questo approccio alternativo al modo di fare “Business” richiede una visione che parte dal vertice aziendale e si consolida giorno dopo giorno mettendo radici che vanno sempre più in profondità nell’organizzazione.
La visione strategica ha spesso bisogno di un supporto metodologico che difficilmente si trova in organizzazioni che, da sempre, hanno lavorato seguendo altri principi.
Per questo motivo figure professionali in grado di supportare e sostenere i processi di cambiamento, quali il social responsibility manager temporary, sono sempre più necessarie e richieste da quelle Aziende che hanno individuato l’opportunità di fare Business in modo sostenibile e socialmente responsabile
Essere Utili diventa allora un modo di fare Azienda che traspare da come vengono gestite le risorse (umane e finanziarie), introducendo elementi di attenzione e congruità che molto spesso vengono negati quando a guidare i processi decisionali è la mera ricerca del guadagno economico.
A differenza dei proclami roboanti fatti dai CEO di aziende multinazionali relativi agli obiettivi di miglioramento del “Carbon Footprint” o dell’utilizzo di materiali di riciclo o dell’utilizzo di energie rinnovabili le “B Corp” affrontano il processo di cambiamento in modo spesso più silenzioso e anonimo mettendo al centro le persone, sia quelle che lavorano attivamente in Azienda sia chi sta a monte (i fornitori) e chi sta a valle (i clienti).
Duilio Sgorbani
Senior Manager
Contract Manager s.r.l.