Tre anni per cercare i partner, solo tre mesi per chiudere l´operazione. La Nicotra, gruppo di Zingonia (Bergamo) che produce ventilatori industriali, ha firmato una joint venture con due aziende cinesi dopo una trattativa-lampo condotta da un “manager in affitto”. “Dopo tre anni di approcci infruttuosi con potenziali partner cinesi – dice Alberto Maria Foresti, amministratore delegato della Nicotra – ci siamo rivolti a un manager esterno, che conoscesse a fondo gli ostacoli economici e legislativi alla creazione di una societa´ mista in Cina”. L´incarico e´ stato affidato a Salvatore Accame, in forza alla squadra di Contract Manager, societa´ milanese specializzata in “temporary management”, cioe´ in operazioni di riassetto o sviluppo aziendale “a tempo”. Accame e´ stato scelto da Contract manager per coordinare le operazioni nell´area Far East. “Ho lavorato per 34 anni in Asia – dice Accame – come responsabile d´area, tra gli altri, per l´Iri e la Bnl e so quanto e´ difficile trovare partner industriali affidabili in un Paese come la Cina”. Nel caso della Nicotra i due partner sono societa´ parastatali, controllate dalla Tmeic, la societa´ per lo sviluppo economico di Tianjin, municipalita´ autonoma a sud-est di Pechino.
Nella societa´ mista la Nicotra, che nel 2001 ha fatturato 62 milioni di euro, avra´ il 52% mentre il restante 48% sara´ diviso a meta´ tra le due aziende della Tmeic. “Nell´operazione – dice Foresti – investiremo intorno ai 5 milioni di dollari con l´obiettivo di portare in tre anni i ricavi intorno ai 15 milioni di dollari”.
L´approdo in Cina risponde soprattutto alla necessita´ di riprendere quota nel mercato asiatico dove la Nicotra e´ entrata nel 1984 per scivolare, dopo alcuni anni positivi, in una dura crisi. Gli altri costi di logistica e l´aumento della concorrenza locale hanno ridotto le quote della Nicotra nel mercato asiatico con pesanti ripercussioni sul bilancio. Dopo aver chiuso il 2000 in rosso di 1,5 milioni di euro, la Nicotra ha archiviato il 2001 con una “significativa perdita”, si limita a sottolineare Foresti in attesa dell´assemblea degli azionisti.
Secondo gli obiettivi, la nuova attivita´ a Tianjin dovra´ consentire un graduale recupero sia delle quote del mercato asiatico, che oggi frutta alla Nicotra il 25% del fatturato, sia della redditivita´. “Il 2002 si e´ aperto con segnali confortanti – dice Foresti – : su ricavi per 21 milioni, abbiamo raggiunto un Ebit di 1,5 milioni”.
Carmine Fotina