Di Marta Signore
Interim HRD di Contract Manager Srl
Cosa vuol dire essere una Interim Manager?
Spesso questo tipo di soluzione contrattuale viene erroneamente confusa con la consulenza, ma noi Interim Manager entriamo in azienda come gli altri, abbiamo un PC, un’e-mail aziendale, una scrivania, un badge, una casella in organigramma. Nel mio caso, essendo un HR Director, ho quasi sempre risorse a mio riporto gerarchico.
Può sembrare un dettaglio, ma si tratta di una differenza sostanziale. Il nostro è un progetto organizzativo. Siamo i temporary C-level che di solito risolvono situazioni di transizione, di emergenza, di cambiamento strategico. Mettiamo la nostra esperienza pluriennale di manager d’azienda al servizio del business che ne ha bisogno, ma per un tempo dato. Avere un periodo definito, rispetto alla “normale” appartenenza ad un’organizzazione a tempo indeterminato, ci rende più focalizzati, concentrati sull’obiettivo, e anche – diciamolo – ci garantisce quell’oggettività di pensiero che a volte viene a mancare nel classico rapporto di lavoro dipendente, anche come Dirigente.
Come si diventa Interim Manager?
Spesso si diventa Interim Manager per caso, come è capitato anche a me ormai quasi quattro anni fa, con un primo incarico che è iniziato con un contratto di sei mesi ed è durato quasi due anni, in un’azienda dove mi è stato chiesto di ricostruire l’HR team in funzione di un nuovo assetto organizzativo basato su un cluster di 9 Paesi attorno al Mediterraneo, affiancando una nuova business leadership.
In seguito, si sono susseguite altre missioni in cui l’azienda doveva sostituire l’HR Director a cavallo di un periodo di transizione a seguito dell’acquisizione da parte di un grande gruppo, in un caso, o dove si era reso necessario costruire quasi da zero la funzione HR nell’ambito di un progetto strategico di sviluppo d’impresa, in un altro, o ancora per portare a termine un processo di M&A lato HR, attualmente.
Perché è una buona idea diventare Interim Manager
Si inizia, a volte, per necessità, a volte, per curiosità per poi scoprire i lati positivi di questa modalità di collaborazione: la flessibilità, l’autonomia, l’essere ascoltati (davvero) in azienda, l’essere in grado di far accadere ciò per cui si è stati chiamati, mentre qualcun altro (di solito) si occupa di tutto il resto.
La libertà intellettuale è un bene prezioso, del quale spesso non si può più fare a meno. Questo non significa non doversi muovere all’interno di processi e funzioni complesse, tipiche delle grandi organizzazioni, anzi, sapersi destreggiare con matrici, interlocutori multipli e flussi approvativi intricati è il nostro valore aggiunto.
Perché ci siamo passati. Non siamo consulenti, siamo manager d’azienda esperti, e davvero a volte facciamo la differenza. Sentirsi dire: “sono mesi che provo senza successo a farmi approvare dal global questo nuovo fornitore, e adesso ci sei riuscita tu dopo poche settimane…” è una soddisfazione non da poco, ma davvero non è per nulla infrequente.
Perché di noi si fidano. Non abbiamo nulla da perdere, non rappresentiamo una minaccia per nessuno, e lavoriamo per il business a cui ci dedichiamo con la stessa passione del leadership team di cui facciamo parte, anche se solo per un tratto di strada.
Interim Management: la soluzione ideale per affrontare il cambiamento
La combinazione di competenze di alto livello, esperienza consolidata e flessibilità operativa rende l’Interim Manager una figura chiave per affrontare le sfide complesse che le aziende si trovano ad affrontare sempre più spesso. La sua capacità di operare in contesti diversificati, di guidare processi di cambiamento e di trasferire know-how all’organizzazione rappresenta un valore concreto a disposizione delle aziende di ogni dimensione e settore.
Contract Manager, con un database di oltre 10.000 professionisti esperti in ogni settore e funzione, rappresenta un partner strategico per le aziende italiane alla ricerca di Interim Manager qualificati.
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